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Questo è un concetto valido sia per la degustazione che per una cena dove la birra accompagnerà le pietanze o tutti gli altri casi in cui andremo a bere più di una birra.Esiste una sequenza obbligatoria da seguire per dare il giusto risalto ad ognuna delle birre che andremo a bere. Questi sono i fattori di cui bisogna tenere conto in ordine di importanza
1) TIPO DI FERMENTAZIONE: BASSA - ALTA- SPONTANEA
2) CORPO: LEGGERO- CORPOSO
3) COLORE: DALLA CHIARA ALLA SCURA
4) AMARO: DALLA MENO AMARA ALLA PIU AMARA
-Bicchiere ben pulito con detergenti appositi senza uso di brillantante(grasso),
sciacquato con acqua fresca
-Bottiglia ben conservata(no luce e calore) con:
1) etichetta completa con contenuto, alcool, data produzione e scadenza,
ingredienti e produttore
2) graditi lotto e numero della bottiglia, riferimenti storico-culturali,
etimologia del nome
-Giusto tipo di bicchiere e versare la birra tenendolo prima inclinato a 45° e
poi gradualmente metterlo diritto per formare la schiuma
ESAME VISIVO
COLORE: tonalità e riflessi
LIMPIDEZZA
SCHIUMA: qualità, quantità, aderenza, persistenza
(una schiuma compatta, aderente e persistente mantiene a
lungo nel bicchiere aromi e profumi)
ESAME OLFATTIVO
Il contatto prolungato con le sostanze volatili della birra provoca saturazione e anestesia dei recettori olfattivi, non indugiare troppo sul bicchiere con il naso
LIVELLI DI PROFUMI:
a) PROFUMI DOMINANTI (forti all’inizio poi calano)
b) PROFUMI SECONDARI a+b+c= bouquet
c) PROFUMI DI FONDO O SFUMATURE
FASI OLFATTIVE:
1-MATERIE PRIME: intensità e sfaccettature( malto più o meno tostato, luppolo più o meno aromatico o pepato)
2-FLOREALE : fiori e piante più o meno caldi o pronunciati
3-FRUTTATO: frutta più o meno matura da zero (lager) a cinque (trappiste rifermentate in bottiglia) deriva dagli esteri che si formano durante la fermentazione quando gli acidi organici del mosto reagiscono con l’alcool:
4-OPEN MIND: odori più svariati, libera la mente dai concetti fino a qui espressi e vai alla ricerca di aromi inusuali ( un’esempio è la lingua salmistrata che alcuni trovano nella framboise Rosè de Gambrinus-Cantillon)
ESAME GUSTATIVO
1) DOLCE: si avverte sulla punta della lingua (malto e miele di vario tipo). Il dolciastro sulla parte anteriore superiore
2) SALATO: si avverte nella parte anteriore laterale ( è raro da trovare e per lo più è dovuto all’utilizzo di acque ricche di cloruro di sodio)
3) ACIDO: lo sentiamo nella parte centro-laterale ( in genere rappresenta qualche difetto, ma esistono birre prestigiose con queste caratteristiche)
4) AMARO: avvertibile nella parte posteriore della lingua vicino alla gola ( è il più complicato in quanto vi sono tre tipi di amaro, quello del lievito, della torrefazione dei cerealie quello del luppolo
RETROGUSTO E CORPO
Intensità dei sapori di base che rimangono sulla lingua dopo avere deglutito la birra.
1 Amaro all’inizio
2 Decade l’amaro e intervengono altri sapori di base
3 Evoluzione del retrogusto, unico per ogni birra
RETRO-OLFATTIVO
Sensazioni olfattive che si avvertono bevendo la birra
CORPO
Consistenza della birra dovuta a densità e malto
GIUDIZIO FINALE
Esistono delle schede di valutazione della birra, ma nessuna ha carattere ufficiale come quelle dell’A.I.S per il vino, dove possiamo riportare le nostre valutazioni sulla birra degustata. Di solito sono basate su otto descrittori: schiuma, aspetto, finezza olfattiva, intensità olfattiva, frizzantezza, corpo, amaro, persistenza retrolfattiva. Viene dato un punteggio per ogni caratteristica da 1 a 5. Alla fine si può dare un giudizio o un voto. Quest’ultimo può essere personale o professionale a secondo dell’uso che dobbiamo fare della scheda. Per esempio, degustiamo una irish dry stout. Sarà molto amara, se personalmente a noi non piacciono birre troppo amare, il voto sarà basso, ma dal punto di vista tecnico, è giusto che quella tipologia di birra abbia un amaro pronunciato, quindi è da ritenere positivo.
TRATTO DALLA DISPENSA
ASSOCIAZIONE AMICI DELLA BIRRA SENIGALLIA